“Delle cose invisibili e delle cose visibili soltanto gli dèi hanno conoscenza certa; gli uomini possono soltanto congetturare”
(Alcmeone)
“Una strategia che ha funzionato, ovvero che ha sbloccato un problema, ci ha anche descritto la struttura della persistenza di quel problema. Questo in termini di modello di intervento rappresenta il passaggio da una fase artigianale ad una tecnologica: i protocolli di trattamento basati sui sistemi percettivi- reattivi ci permettono di avere una struttura della soluzione che calza alla struttura del problema ed il modello diviene efficace, efficiente e replicabile, trasmissibile e predittivo. In tal modo la psicoterapia può divenire una reale disciplina scientifica oltre che una semplice serie di tecniche terapeutiche basate su teorie tutte da dimostrare” (G. Nardone).
I punti cardine di maggiore differenziazione del pensiero costruttivista-strategico in rapporto alle ortodossie dell’attuale panorama dei modelli di psicoterapia, sono le seguenti quattro eresie (nel senso etimologico del termine, un eretico è colui che ha possibilità di scelta), elaborate dalla sistematizzazione proposta da G. Nardone e P. Watzlawick nel testo “L’arte del cambiamento: manuale di terapia strategica e ipnoterapia senza trance” (1990) e rese più evolute nel recente libro di G. Nardone “Solcare il mare all’insaputa del cielo: lezioni sul cambiamento terapeutico e le logiche non ordinarie” (2008).